!
!
RADICI

 Testo critico di Franco Bulfarini (critico, artista)

La Cambogia presenta scenari naturalistici del tutto unici come quelli del Parco archeologico di Angkor.
I tronchi degli alberi di seta-cotone si librano verso il cielo e le loro radici immense abbracciano in modo imprevedibile rovine e natura circostante.
Piccinini ha indagato con diversi scatti tali luoghi, imprimendovi le sensazioni dell'esperienza vissuta. Nasce così il ciclo fotografico: "Radici".
Sono foto tecnicamente perfette, ma calibrate per travalicare il fatto tecnico con l'intento evidente di catturare il luogo come esperienza interiore. Queste "radici" creano uno spaesamento di valore mistico che l'artista stesso ha provato.
Egli in questi scatti ci decanta con grande efficacia visiva le proprie emozioni che le immagini cercano di oggettivizzare; Questo con l'intento non solo tecnico-artistico, ma di voler esprimere il senso dell'esperienza catartica vissuta.

Se nelle foto del ciclo "Energia" appare la frenesia del dato tecnologico che sottende un'umanità in evoluzione, in queste immagini appare il bisogno
interiore di fermarsi a riflettere sul senso del nostro esistere. Queste radici descrivono nelle loro movenze le nostre storie, spesso contorte ed imprevedibili, sentiamo quindi tali luoghi come dentro di noi, appartenerci nel profondo. Infondo tali visioni stupefacenti sono rivelatrici dell'unitarietà di fondo fra uomo e natura.

Su questa indagine credo Piccinini non mancherà di apportare nuovi tasselli.